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Movia, Rebula Ribolla 2017

Si parla oggi di Movia, Rebula 2017, vino biologico e biodinamico. Un grande prodotto conosciuto anche dai meno esperti. Devo dire che con l’apertura di questa bottiglia ci siamo divertiti molto io e il mio compagno di bevute Sabatino. 

Un po’ di storia fa sempre bene ripeterla, per inquadrare il vino che ci stiamo bevendo. Innanzitutto il nome: Rebula, si ritiene che la sua origine fosse strettamente collegata alle isole meridionali della Dalmazia e successivamente venne importato in Friuli, territorio nella quale prende il nome di Ribolla.

Il produttore ci ricorda questo passaggio con la doppia dicitura italiano-slovena in etichetta: Movia Rebula Ribolla. 


Nel bicchiere si presenta con una veste giallo aranciata spettacolare, questo tipo di colore e di riflessi sono quelli che spesso ritroviamo nei vini anforati, non è ovviamente il caso di Movia ma il risultato ci lascia piacevolmente sorpresi. 

Un vino carico di storia, tipico ed espressivo con caratteristiche che lo rendono sempre riconoscibile e apprezzato. 


Questo vino ha un’evoluzione a contatto con l’aria spettacolare e molto più forte di altri vini che grazie alla copertura data dai solfiti si presentano più stabili. 

A contatto con l’ossigeno Rebula di Movia muta o per meglio intenderci “questo vino nel bicchiere fa l’amore con l’aria”. 

Alla fine della degustazione siamo giunti alla magnifica conclusione che il vino al naso é cambiato in modo sorprendente per ben tre volte, é il caso quindi di dividere l’analisi olfattiva in momenti diversi.

Nel momento iniziale, appena versato nel bicchiere, si distinguevano note dolci di miele (in particolare miele di acacia) e note vegetali di fieno. 

In un secondo momento il vino si è iniziato ad aprire, note fruttate si sono mescolate alle note dolci mi miele iniziale. Frutta matura, albicocca e pesca ma anche frutta esotica, mostrando così un bouquet ricco. 

Ma è nella terza fase che il vino ci ha dimostrato la bellezza del prodotto. Si sono affievolite le note dolci di miele che abbiamo riscontrato all’inizio, mostrando invece forti i sentori di foglia di the, ancora frutta a polpa gialla e bianca e in un’aggiunta una bella traccia minerale.


Al palato in un primo momento era esile, iniziava appena ad esprimere la sua forza. Nel finale invece si presenta corposo, una vera bomba. Una beva piena e lineare, gusto secco e finale persistente e armonico. Questo vino oltre a fare l’amore con l’aria avvolge il palato, sapido, morbido ed equilibrato.


Ci è sembrato giusto abbinare questo vino a più pietanze, in primis appena aperto la dolcezza che sprigiona lo rende abbinabile a frutti di mare, un bel cocktail di gamberi vicino ne esalterebbe anche le note sapide finali. Lo abbinerei anche a formaggi secchi e leggermente stagionati, ma anche a primi piatti di verdure, verdure grigliate, creme o vellutate. Successivamente sprigiona una forza tale da diventare un vino “rugoso” e quindi è facilmente abbinabile a cibi in cui c’è bisogno di asciugare il palato e quindi perché no, una bella bruschetta con lardo di colonnata! Questo vino asciuga completamente la parte grassa e oleosa. 


Un vino che berrei sempre, ci ha offerto lo spunto per parlare di un grande prodotto.

E in ultimo, riportando fedelmente le parole di Sabatino :” Un vino eccezionale, Rebula o Ribolla che sia non ce ne importa proprio, buonissimo! “

Movia Rebula ribolla 2017: Testo
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Movia Rebula ribolla 2017: Immagine
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