Bue Apis 2004 Aglianico Del Taburno Cantina del Taburno

Bue Apis, scultura rappresentante il toro sacro agli egizi, dio della forza e della fecondità che Domiziano collocò nel tempio di Iside a Benevento, è la manifestazione divina della triade di Menfi: Ptah, Sekhmet, Nefertum. Bue Apis è anche il nome dato a questo vino ottenuto esclusivamente con uve di aglianico provenienti da viti centenarie ubicate a circa 1000 m dalla cantina del Taburno. Bue Apis è il risultato degli sforzi della cantina del Taburno volti alla valorizzazione delle potenze potenzialità dell'aglianico da secoli presente alle pendici della "dormiente del Sannio"
 
Questo è un vino che non cerca mediazioni, ha uno stile coerente e impegnativo, impone l’attenzione quando si versa sin dal colore rosso rubino impenetrabile e dalle dichiarazioni in etichetta con alcol sopra i 14,5 gradi. Alcol, estratti e tannini pongono il problema più difficile, cioé acquisire la necessaria dinamicità nel palato, la risposta è nella frutta, che nonostante la lavorazione più spinta riesce comunque ad esprimere una ottima e persistente spinta acida, e nell’uso delle barrique, ben centrato e indovinato poiché come si sente molto bene al naso i due elementi portanti dialogano molto bene fra loro mentre il legno fa esprimere la naturale forza espressiva della frutta accompagnandolo con una ricca corona di aromi che vanno da quelli classici di caffé appena tostato, alla liquirizia, alla cioccolata, e poi le tipiche note balsamiche e mentolate dei rossi che fanno da corredo gradevole e rinfrancante e annunciano la freschezza al palato. L’annata 2004, rispetto alla 2003, ci sembra decisamente più rilassata, alleggerita, gradevole, certamente più facile. L’andamento climatico è stato sicuramente più caldo.