Perciso 2013 Lambrusco A Foglia Frastaglia I Dolomitci IGT

Il Perciso è il risultato di uno dei pochi e allo stesso tempo più belli progetti congiunti della viticoltura italiana. Riguarda il cappello dei Dolomitici, un collettivo di viticoltori trentenni del Trentino, che comprende anche Elisabetta Foradori ed Eugenio Rosi. Questo si basa esattamente su 727 viti della varietà Lambrusco a foglia frastagliata, con più di 100 anni, che è conosciuta in altre regioni d'Italia con il nome di Enantio (più o meno).
Perciso (per Ciso) è in realtà più di un semplice vino vecchio stile. Rende omaggio a Ciso, un agricoltore di Avio che per decenni ha curato le 727 viti e non ha pensato di estrarle e sostituirle con varietà di uva più compatibili con il mercato. E chi ha anche rifiutato di seguire una monocultura classica che ha iniziato ad apparire intorno a lui negli anni '50. Le sue viti sono cresciute in un disordine selvaggio tra piante di tabacco, cereali, mais e zucche e non sono mai state raffinate al portainnesto americano - il fatto che non abbia mai attaccato la fillossera è dovuto ai terreni sabbiosi alluvionali in cui sono radicate le viti e in cui la fillossera non può muoversi.
Quando Ciso morì alla fine degli anni 2000, Elisabetta & Co. rilevò il suo vigneto e da allora ha continuato a gestirlo. Le uve Cisos vengono fatte fermentare spontaneamente, macerate a lungo, pigiate delicatamente e poi invecchiate in una grande botte di legno.
I primi tentativi dei Dolomitici, che non avevano esperienza con la varietà, finirono in modo rustico. Dopo sette anni, i dieci conoscono le loro peculiarità e lo rendono un vino che ha ancora bordi irregolari, ma anche consistenza, vivacità e aromi scuri.